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Cosa fa Dio per arginare il male?
È questa l’essenza della domanda che mi ha rivolto Biagio, medico che mi confida: «sono un giovane medico e ho visto tanta sofferenza in piccoli innocenti».
In che senso, mi chiede Biagio, tu affermi che «Dio è nel dolore innocente perché si ribella al male»?
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Non posso, davanti a un medico che lotta contro il male fisico esprimere la mia gratitudine, anche quando questo male non mi tocca direttamente o da vicino.
L’espressione che hai ascoltato caro Biagio durante l’intervista a Bel tempo si spero è tratta dal libro Oltre la morte di Dio. Naturalmente, nei limiti di un programma televisivo è difficile sviluppare concetti concreti che toccano così da vicino e così nel profondo la nostra vita.
Anche nei margini di una breve #rispostalvolo è difficile affrontare un argomento così complesso. Soprattutto perché non è un argomento astratto, ma una questione che tocca la vita da vicino. La realtà della vita nel suo confronto con la realtà del male.
La frase che hai sentito esprime la convinzione profonda che trapela sia dalla Bibbia, sia dall’esperienza dei cristiani nel mondo e risponde alla domanda con la quale ho aperto questa rispostalvolo: «Cosa fa Dio per arginare il male?».
A guardare la storia (anche quella biblica), gli interventi soprannaturali e straordinari di Dio sono relativamente pochi. Ed è normale che sia così, dato che il mondo non è un teatro di marionette dove Dio interviene ogni tanto, fermando tutto e sospendendo le leggi di questo mondo per risolvere una questione. Il mondo ha la sua autonomia creaturale.
Eppure, nel cuore di quest’autonomia e attraverso l’autonomia della libertà dell’uomo, Dio può intervenire per arginare il male, senza compromettere l’autonomia della creazione. Ciò avviene tramite persone come te che non stanno con le braccia incrociate a guardare quando vedono il male, ma si rimboccano le maniche e contribuiscono alla causa del bene e della bellezza.
Ripeto, il mistero del male è molto vasto. Ma l’espressione che mi hai sentito dire: «Dio è nel dolore innocente perché si ribella al male» esprime due dati chiari.
- Se riconosciamo che il male è male. È perché c’è il Bene (altrimenti sarebbe semplicemente normale, naturale e neutro).
- Al male non serve una pacifica risposta teoretica, ma una ribellione pratica. Un’azione di bene per stravolgere l’avanzata del male.
Nei link allegati al video troverai rimandi ad altri interventi e a una bibliografia essenziale sul tema.
Il Signore sia nel tuo cuore e nelle tue mani per portare bene, salute e luce dove operi come medico e come persona.
Robert Cheaib
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