C'è una progressività nella manifestazione dell'essenza del cristianesimo che san Paolo manifesta bene nelle sue lettere. Inizialmente veniamo invitati a rivestirci di tenerezza, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di magnanimità. Ma poi Paolo ci invita a rivestirci della carità, perché questa virtù unisce tutte le altre in modo perfetto. Se non ami, essere buono ti risulterà essere bonaccione. Se non ami, essere umile sarà umiliante. Se non ami, essere mansueto sarà espressione di debolezza e mancanza di reattività. Ma in fondo, anche l'essere rivestito della carità richiederà un senso è un perché più profondo. E allo stesso tempo, una sorgente che non abbiamo in noi stessi. Per questo il culmine della vita cristiana è essere rivestito di Cristo. È qui il cuore. È qui dove si attinge la forza per vivere secondo gli standard che Cristo ci mette davanti in questo Vangelo. Gesù ci sta chiedendo di essere come lui, di vivere in lui.
#pregolaParola

(Lc 6,27-38)
Ma a voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l'altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da' a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro. E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell'Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi. Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».
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