La prima lettura ci ricorda che la bellezza del creato ci spinge a elevare il cuore alla bellezza del Creatore e la potenza che vi troviamo ci deve far pensare alla potenza di Dio. Così anche, nella stessa linea, il vangelo ci ricorda che ogni istante è nunzio di eternità. Tocca avere occhi attenti per vedere e cuore saggio per discernere ovvero, vedere due volte e vedere attraverso le cose. E questa capacità di vedere si declina in chiave di prontezza perché il cuore pronto vede Dio e sa riconoscere la sua presenza, in quanto non ha ostacoli o conflitti di interesse che offuscano la percezione di Dio.
#pregolaParola
(Lc 17,26-37)
Come avvenne nei giorni di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell'uomo: mangiavano, bevevano, prendevano moglie, prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell'arca e venne il diluvio e li fece morire tutti. Come avvenne anche nei giorni di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; ma, nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma, piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece morire tutti. Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell'uomo si manifesterà. In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza e avrà lasciato le sue cose in casa, non scenda a prenderle; così, chi si troverà nel campo, non torni indietro. Ricordatevi della moglie di Lot. Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva. Io vi dico: in quella notte, due si troveranno nello stesso letto: l'uno verrà portato via e l'altro lasciato; due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l'una verrà portata via e l'altra lasciata». Allora gli chiesero: «Dove, Signore?». Ed egli disse loro: «Dove sarà il cadavere, lì si raduneranno insieme anche gli avvoltoi».
via il canale Telegram Briciole di teologia
iscriviti per non perdere gli aggiornamenti