Siamo al quinto giorno della novena. Iniziamo a entrare nel vivo. Come nutrire la fede se non con il pane della parola della Scrittura (dell'Eucaristia parleremo più avanti)? Ma tante volte mangiamo male la parola ispirata. La prendiamo come una parola solo per l'agire morale o solo per il sapere dottrinale. Newman ci insegna che la parola della Bibbia deve anche evangelizzare la nostra immaginazione.
Buon quinto giorno di Novena (il testo è tratto dal capitolo "Via dell'immaginazione" del libro Scorciatoie verso Dio. Il genio spirituale di John Henry Newman).
Per pensare
Battezzare l’immaginazione significa renderla familiare con le realtà
della fede. Newman nota con dispiacere che per alcuni «la rappresentazione di
nostro Signore nei vangeli può essere irreale e non vera, essendo così estranea
alla loro immaginazione, essendo così dissimile da qualsiasi cosa essi abbiano
incontrato». Evangelizzare l’immaginazione richiede narrazione, richiede
familiarità e assiduità. È il compito che ci viene affidato nello shema’ Israel
(Dt 6,3-9). È il compito che ci viene affidato da Cristo: «Andate in tutto il
mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura» (Mc 16,15).
Newman segnala il rischio della desensibilizzazione
verso l’immagine di Dio che si riceve sin dall’infanzia, tanto da non lasciarsi
più provocare dall’immagine di Cristo: «Leggendo il Vangelo fin dalla
giovinezza, come facciamo noi, corriamo il rischio di assuefarci al punto da
essere insensibili alla sua forza e di considerarlo come una semplice storia».
Da qui l’importanza della vita di preghiera e soprattutto di meditazione del
vangelo. Lo scopo della meditazione del vangelo è ravvivare l’immagine di
Cristo nel nostro cuore e di mettere il vangelo in pratica.
Per interrogarsi
Lo strumento dell'evangelizzazione della nostra coscienza è la lettura del vangelo. Ma come leggo il vangelo? Come una predica moralista? Come un testo che mi dà una serie di concetti astratti? O, come sono intesi i vangeli, ovvero come strumento per fecondare mente, cuore e immaginazione della presenza del Signore?
Per pregare
Resta con me e allora io splenderò come te; risplenderò per essere luce
per gli altri. La luce, o Gesù, verrà tutta da te. Nulla sarà mio. Nessun
merito mio. Sarai tu a risplendere sugli altri attraverso di me. Fa' che io ti
lodi, nel modo che più ami, risplendendo su quelli che mi circondano. Dona loro
la luce come a me. Insegnami a irradiare la tua lode, la tua verità, la tua
volontà.
Robert Cheaib
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