Ottavo giorno! Andiamo verso l'essenziale. Parliamo d'amore. Che amore? Ascoltiamo Newman che ci parla in quella che possiamo considerare la sua Via dell'Amore.
Per pensare
Nel sermone Faith and love del 25 febbraio
1838, Newman – probabilmente basandosi su 1Cor 13 – afferma che la fede non ci
sarà laddove ci sarà la visione, e nemmeno la Speranza laddove ci sarà il godimento;
ma l’amore (come crediamo) crescerà sempre più per tutta l’eternità. La fede e
la Speranza sono mezzi attraversi I quali esprimiamo il nostro amore: crediamo
la parola di Dio, perché la amiamo; speriamo il cielo, perché lo amiamo». La
fede e la speranza sono strumenti dell’amore e noi crediamo e speriamo perché
abbiamo l’amore.
E perché mai noi, esseri umani amiamo? «Amiamo,
perché è nella nostra natura amare; ed è la nostra natura, perché Dio, lo
Spirito Santo, ha fatto la nostra natura. L’amore è il frutto immediato e
l’evidenza della rigenerazione».
L’amore è la pienezza e il fine della fede. «La
fede al Massimo fa soltanto un eroe, ma è l’amore che fa il santo; la fede ci
porta al massimo sopra il mondo, ma è l’amore a elevarci fino a sotto il trono
di Dio; la fede può renderci al massimo sobri, ma è l’amore che ci rende felici».
Siamo di Cristo, non semplicemente grazie alla
fede, ma per l’amore. E ciò, non perché odiamo il mondo oppure odiamo il
peccato, ma perché abbiamo la perfezione dell’amore. «È l’amore che genera la
fede, non la fede l’amore».
La fede senza l’amore è «asciutta, ruvida e
insipida». L’amore muove l’uomo verso Dio, ma muove anche Dio verso l’uomo.
L’amore rappresenta la sintesi del mistero cristiano. È l’amore che ha spinto
Cristo a venire verso di noi. L’amore non è che un altro nome del Consolatore. È
la carità eterna che unisce tutte le cose del cielo e della terra. Grazie
all’amore, «i santi sono uno con Dio, e la Chiesa è una sulla terra».
Per interrogarsi
Tutti parlano d'amore, quindi suppongo anche tu. Ma cosa intendi esattamente per amore? Cosa aggiunge alla tua concezione la riflessione di Newman?
Per pregare
Tu che sei lo stesso amore, o mio
Dio, ci chiedi di amarti. […] Sei diventato amore per noi, come sei amore in te
stesso. […] Soltanto l’amore fu capace di conquistare Te, l’Altissimo, e di
renderti piccolo. Tu sei morto per il tuo amore infinito verso i peccatori. Ed
è l’amore che ti trattiene ancora qui, ora che sei asceso in cielo, in un
piccolo tabernacolo sotto la forma di pane. […] O mio Dio, io non so che cosa
significhi infinito, ma una cosa so: che tu ami con una profondità e un’altezza
al di là di qualunque concezione umana.
Robert Cheaib
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