Già nei tempi antichi, gli uomini ispirati, con toni poetici e a volte enigmatici, parlavano della dimora di Dio con il suo popolo. Il libro del Siracide declina questa dimora in chiave di una sapienza divina che mette la sua tenda in Israele. La Sapienza, con tratti personali, prende la parola e dice: «Allora il creatore dell'universo mi diede un ordine,
colui che mi ha creato mi fece piantare la tenda e mi disse:
"Fissa la tenda in Giacobbe e prendi eredità in Israele,
affonda le tue radici tra i miei eletti"». Con il Nuovo Testamento, ciò che è detto in linguaggio figurativo, prende carne, prende volto. Chi avrebbe mai detto che la Sapienza di Dio fosse veramente persona e che avrebbe veramente preso in corpo e posto la sua dimora sulla terra? Giovanni contempla questa sapienza e afferma il gesto incredibile di Dio, il Logos, che si fa uomo: «E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi». All'inizio di questo nuovo anno, sostiamo nuovamente per contemplare questa novità che era già nel cuore di Dio dall'eternità e che ha rinnovato la faccia della terra.
#pregolaParola
(Gv 1,1-18)
In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l'hanno vinta. Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità. Giovanni gli dà testimonianza e proclama: «Era di lui che io dissi: Colui che viene dopo di me è avanti a me, perché era prima di me». Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia. Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo. Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato.
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