Contro ogni livellamento orizzontale dell'amore cristiano, Gesù sottolinea il primato dell'amore di Dio. Egli è l'unico e l'amore verso di lui deve essere unico. Ma contro ogni disincarnazione dell'amore di Dio, Gesù mette assieme a esso l'amore del prossimo. E la misura? Niente meno che l'amore verso se stessi. Quello stesso amore, così naturale, verso noi stessi, il Signore ci sfida a viverlo verso il nostro prossimo. E a questo amore egli dona il peso di essere l'altra faccia della medaglia dell'amore verso l'Unico. Che follia che è l'amore cristiano, un amore che ci permette di assaggiare, già da questa vita, il sapore dell'eternità.
#pregolaParola (Mc 12,28b-34)
Gesù rispose: «Il primo è:Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l'unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. Il secondo è questo: Amerai il tuo prossimo come te stesso. Non c'è altro comandamento più grande di questi». Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all'infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l'intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici». Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.
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