Tra le numerose sollecitazioni presenti nel vangelo di oggi, ha soffermato la mia attenzione la connessione che appare tra paralisi e peccato. Chiariamo: non nel senso che il male fisico sia punizione causata direttamente dal male spirituale. Già il vangelo di due giorni fa ci mostrava che per Gesù il male fisico non è direttamente collegabile a un peccato personale. In che senso allora collego paralisi e peccato? I padri del deserto consideravano i peccati non semplicmente su una scaletta di norme da osservare, ma come malattie dell'anima. I vizi inibiscono la creatività della grazia. Rendono la persona Impermeabile alla bellezza di Dio, incapace di vivere la vera sequela di Cristo, seguendo il quale si diventa veramente umani. C'è una via per guarire da questa paralisi? Sì! E non dobbiamo metterci in fila, non dobbiamo aspettare il giorno fortunato. Perché il Signore ci viene incontro con la sovrabbondanza della sua grazia. Oggi.
#pregolaParola (Gv 5,1-3a.5-16)
Dopo questi fatti, ricorreva una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. A Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, vi è una piscina, chiamata in ebraico Betzatà, con cinque portici, sotto i quali giaceva un grande numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici. Si trovava lì un uomo che da trentotto anni era malato. Gesù, vedendolo giacere e sapendo che da molto tempo era così, gli disse: «Vuoi guarire?». Gli rispose il malato: «Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l'acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi, un altro scende prima di me». Gesù gli disse: «Àlzati, prendi la tua barella e cammina». E all'istante quell'uomo guarì: prese la sua barella e cominciò a camminare. Quel giorno però era un sabato. Dissero dunque i Giudei all'uomo che era stato guarito: «È sabato e non ti è lecito portare la tua barella». Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: «Prendi la tua barella e cammina»». Gli domandarono allora: «Chi è l'uomo che ti ha detto: «Prendi e cammina»?». Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato perché vi era folla in quel luogo. Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: «Ecco: sei guarito! Non peccare più, perché non ti accada qualcosa di peggio». Quell'uomo se ne andò e riferì ai Giudei che era stato Gesù a guarirlo. Per questo i Giudei perseguitavano Gesù, perché faceva tali cose di sabato.
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