Settimana
della bellezza
Parola
del giorno: la quotidianità
Ma quanto è bella la nostra
quotidianità? E quanto è ricca? Purtroppo, per nostra stessa ammissione, tutto
ciò che è ordinario, che si ripete, assume i contorni del consueto, dello
“scontato”, di scarso valore, di tutto ciò che etichettiamo come la normalità. Ma ci siamo mai chiesti
come questa normalità sia straordinaria? Negli ultimi mesi è proprio questa
normalità che ci è mancata, quei gesti e quelle semplici abitudini che pure
credevamo senza valore, hanno assunto un altro significato, abbiamo iniziato a
ri-considerare ed a valorizzare. Elisabetta, in un bellissimo passaggio di una
sua lettera, ci mette in guardia proprio su questo: Dio lo troviamo
nell’ordinario, nelle faccende domestiche, nel lavoro, tra le nostre mura,
proprio come fa un Padre con i suoi figli. Non si può non pensare a Maria, a
Giuseppe e a Gesù nella loro casa, nella loro vita normale e per questo
speciale.
“Quanto
a me ho trovato il mio cielo sulla terra in questa cara solitudine del Carmelo
dove sono sola con Dio solo. Faccio tutto con lui e a tutto vado con una gioia
divina. O che spazzi. O che lavori, o che sia all’orazione, tutto trovo bello e
delizioso perché è il mio Maestro che vedo dappertutto! Desidererei tanto avere
le tue dita per la biancheria e fare dei graziosi puntini come te. Non mi manca
certo il lavoro.”
(Dalla
lettera alla zia signorina Matilde Rolland, agosto 1901)
DOMANDE
PER RIFLETTERE soli o in coppia
- Apprezzo la mia quotidianità?
- Cosa conserverei e cosa cambierei della mia quotidianità?
- Riesco a vedere lo straordinario nell’ordinario?
- Cosa vorrei aggiungere alla mia quotidianità?
Se si è in coppia:
- cosa conserveremmo e cosa cambieremmo della nostra quotidianità?
- Cosa abbiamo riscoperto negli ultimi mesi? Cosa ci è mancato e cosa è stato prezioso?
- Tra le righe della nostra quotidianità, riusciamo a leggere lo straordinario?
PER LE FAMIGLIE: esploratori di bellezza!
Cercare la bellezza nella
vita di tutti i giorni, comprendere che lo straordinario si cela nella nostra
quotidianità, è fondamentale per noi genitori, è un allenamento di occhi e
cuore, al quale possiamo e dobbiamo rendere partecipi i nostri bimbi. Non avendo filtri, loro sono
molto più agevolati di noi, riescono molto spesso ad incantarsi e ad apprezzare
quello verso cui noi siamo ciechi. Creiamo, così, un piccolo diario di bordo,
nel quale ogni componente avrà il compito di annotare giorno per giorno, un
momento, una situazione, un’emozione, un evento, un gesto, ecc.. che gli ha
mostrato la bellezza dello straordinario. Possiamo prendere un quaderno e fare
insieme una copertina, inventarla, personalizzarla, e scriverci su “Noi,
cercatori di bellezza!” Sarà bellissimo andare a riprendere il nostro quaderno
ogni tanto e rileggere tutta la bellezza che ha attraversato le nostre
giornate, anche quelle meno belle. Quella bellezza che abbraccia la gioia “al
di sopra”.
PREGHIERA
Questo momento termina con la
preghiera quotidiana.
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Maria Marzolla
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