Parola
del giorno: il Cielo è qui!
Sono passati trenta giorni dall’inizio
del nostro cammino. Quando si parte si hanno tante aspettative, ci si domanda
dove ci porterà, se riusciremo a superare tutti gli ostacoli, anche se a volte
il maggior ostacolo siamo proprio noi stessi. La guida di questa passeggiata ci
ha donato ogni giorno lo spunto per una riflessione in solitudine, in coppia ed
anche in famiglia. La nostra cara Elisabetta della Trinità ci ha presi per mano,
senza mai lasciarci, e ci ha condotti in questo cammino. Le sue parole, le sue
intuizioni, i suoi inviti non sono caduti nel vuoto ma si sono trasformati in
tantissimi interrogativi che non in pochi casi ci hanno messo in crisi, ci
hanno indotti a fermarci, a fare silenzio, e a cercare una risposta. Dove?
Proprio dentro di noi!
“Noi portiamo in noi il nostro Cielo poiché
Colui che sazia i glorificati nella luce della visione, si dà a noi nella fede
e nel mistero. È la stessa cosa! Mi sembra di aver trovato il mio cielo sulla
terra perché il cielo è Dio e Dio è nella mia anima. Il giorno in cui ho capito
questo, tutto s’è illuminato in me e vorrei sussurrare questo segreto a coloro
che amo, perché anch’essi , attraverso ogni cosa, aderiscano sempre a Dio e si
realizzi quella preghiera del Cristo: “Padre, che siano consumati in uno”. (Dalla
lettera alla signora Contessa de Sourdon, 1902)
Elisabetta ci ha resi eredi di questo
segreto, del segreto dei segreti. Non possiamo più far finta di nulla. Questa
scoperta ci apre all’Infinito. Quando non sappiamo dove trovare Dio, quando ci
sentiamo soli e ci sembra che tutti ci hanno abbandonato, fermiamoci ed
immergiamoci nel nostro Cielo, perché Dio è lì che ci aspetta, alle volte per
una vita intera. Come possiamo essere tristi se il Cielo è dentro di noi? Come
possiamo sentirci persi? Il nostro rifugio è lì, il nostro tesoro è sempre
dentro di noi. È questo che ha vissuto Maria custodendolo nel suo cuore. Lei
che è sempre pronta ad accompagnarci dai Tre, ad indicarci la strada, a
prenderci per mano e a condurci nel nostro Cielo. Ma siamo noi a dover fare il
primo passo, a voler iniziare questo cammino. E questi giorni insieme, anche se
sono stati solo un piccolo tratto, magari sono riusciti a smuovere in noi
qualcosa, qualcosa che da tanto scalpitava dentro di noi.
Questo cammino ha significato tanto
per chi vi sta scrivendo, perché giorno dopo giorno, insieme, ho calpestato il
terreno dentro di me, mi sono guardata intorno, mi sono interrogata per prima e
poi ogni sera abbiamo meditato la riflessione del giorno in famiglia, con i
nostri tre bambini: con loro il Cielo è sembrato molto più vicino! Ho imparato
a conoscere Elisabetta, ma tanto ancora mi manca per comprendere fino in fondo
e provare a vivere la totalità del suo amore, la sua vita donata, il suo tuffo
nella Trinità.
Un enorme grazie a chi mi ha dato questa possibilità e un grazie ad ognuno di voi per aver
condiviso questo percorso insieme, rendiamo grazie al Signore e continuiamo a
restare uniti in preghiera.
Al termine di questo percorso domandiamoci
(da soli, in coppia o in famiglia):
- Cosa mi resta di questo cammino?
- Qual è la riflessione che conserverò gelosamente nel mio cuore?
- Qual è la riflessione che mi ha messo più in crisi?
- Quale la riflessione che mi ha lasciato tanta gioia nel cuore?
- Chi è Maria e chi è Elisabetta per me?
- Cosa mi sento di promettere?
Proviamo a scrivere un piccolo
bigliettino, anche con una sola parola, che ci ricordi questo cammino insieme.
Grazie di cuore!
PREGHIERA
Questo momento termina con la
preghiera quotidiana.
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Maria Marzolla
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