Parola del giorno: SPONTANEITA'
Continuiamo ad approfondire una
caratteristica dell’umiltà ed oggi rifletteremo sulla SPONTANEITA’. Quanto è
complicato nella società in cui viviamo essere spontanei? È ancora possibile
esserlo? È spontaneo chi agisce senza secondi fini, chi medita ma non
premedita, chi mostra sincerità di espressione, chi è libero dalle apparenze e
non finge di essere quello che non è. Viene spontaneo pensare, ed è il caso di
dirlo, al momento dell’Annunciazione dell’Angelo a Maria: quanta innocenza e
quanta spontaneità in quel dialogo! “Io sono un’umile serva del Signore”.
E la nostra cara Elisabetta, dal
vivace temperamento, ci accompagna oggi con un suo compito in classe,
assegnatole dalla signorina Forey, sua nuova istitutrice, nel quale le viene
chiesto il suo ritratto fisico e morale. Possiamo leggerlo qui, ed anche
ascoltarlo e vederlo cliccando sul video qui in basso.
“Il
proprio ritratto fisico e morale è un soggetto difficile da trattare, ma
prendendo il coraggio a due mani mi metto all’opera e inizio!
A
dire il vero credo che l’insieme della mia persona non sia sgradevole. Io sono
bruna e, si dice, molto alta per la mia età. Ho degli scintillanti occhi neri,
le mie folte sopracciglia mi conferiscono un’aria severa. Il resto della mia persona
è banale. I miei “piccoli” piedi potrebbero farmi soprannominare Elisabetta dai
lunghi piedi, come la regina Berta!...
Ecco
il mio ritratto fisico!
Per
quanto riguarda quello morale, direi che ho un gran bel carattere. Sono allegra
e, devo ammetterlo, un po’ sventata. Ho un cuore generoso. Sono anche un po’
“civetta”, “Bisogna esserlo un po’” si dice. Non sono pigra, io so che il
lavoro rende felici.
Pur
senza essere un modello di pazienza, generalmente so controllarmi. Non porto
rancore. Ecco il mio ritratto morale. Ho i miei difetti e, purtroppo, poche
qualità! Spero di acquisirle!
Infine
ecco terminato questo compito così noioso, e io ne sono ben felice!”
DOMANDE PER RIFLETTERE da soli o in
coppia
-
Se dovessi provare
a descrivermi, sono sincero?
-
Quanto sono
spontaneo nelle azioni che compio?
Devo pensare almeno
a due mie azioni, una fatta con spontaneità e l’altra premeditata: come mi sono
sentito e cosa ho provato in quei due
momenti?
Se si è in coppia domandiamoci:
-
Quanto sono
spontaneo nel nostro rapporto?
-
Cosa mi impedisce
di esserlo fino in fondo?
PER LE FAMIGLIE: Ti sfido a descrivermi…a colori!
Prendiamo
i colori che abbiamo in casa e mettiamoli al centro del tavolo. Iniziamo il
gioco. Ogni componente della famiglia, deve scegliere un colore e un membro
della famiglia da descrivere. Se i bambini si divertono, è possibile continuare
fino a che ognuno non ha descritto tutti gli altri.
Esempio:
“Scelgo il rosso e descrivo mamma. Ho scelto il rosso, perché è il colore delle
sue guance quando si arrabbia, ma anche perché è il colore dell’amore, ecc…”
Impariamo
dalla spontaneità dei bambini e umilmente ascoltiamo le descrizioni che le
persone che amiamo fanno di noi: è molto importante!
PREGHIERA
Questo
momento termina con la preghiera quotidiana.
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Maria Marzolla
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