Lo zoom scelto è
sul contributo di Caffarel sulla teologia del sacramento del matrimonio. Il suo
riferimento fondamentale per la riflessione è il quinto capitolo della lettera
di san Paolo agli Efesini, dove si parla del «mistero grande».
Il matrimonio è
un’immagine attraverso cui Dio vuole far cogliere visibilmente l’unione di Cristo
con la Chiesa. Ma l’unione nel matrimonio non è solo immagine, non è solo
segnaletica stradale o un promemoria, è in se stessa «mistero», essendo
incorporata all’unione di Cristo e della Chiesa e vivificata da quest’ultima.
Gli autori
spiegano che «il sacramento è un atto di Cristo che unisce gli sposi
[l’originale francese è più forte: Christ qui marie les époux], questi
gli servono da ministri». Nelle parole di Caffarel: «Questa unione umana,
questo amore d’argilla, il Signore stesso lo rende in carica. Nel combattimento
di ogni giorno, contro tutte le forze che minacciano la loro intimità, gli
sposi saranno sostenuti da un’altra forza, quella stessa che sostiene i mondi
nello spazio, perché essa è anche la forza creatrice della loro volontà e del loro
amore».
La grazia del
matrimonio si declina in:
- grazia di
guarigione che purifica gli sposi dall’egoismo.
- grazia di
trasfigurazione che li conforma alla morte e risurrezione di Gesù.
- grazia di
fecondità che si espleta non solo con la fertilità, ma con una fecondità che –
sia che passi per la fertilità fisica o meno – porta frutto.
Il cammino degli
sposi li introduce nella vita trinitaria mediante il Figlio, nello Spirito,
verso il Padre.
Cristo, quale
capo di questo «piccolo corpo mistico», ne è la sorgente e il nutrimento
eucaristico. Caffarel sfida le coppie a focalizzare la loro attenzione sul
fatto che nelle loro coppie si realizzano potentemente le parole di Gesù:
«Quando siete due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a voi». Cristo è
presente nella coppia come sacerdote che prega, come profeta che suscita la
fede mediante la sua parola e come re-pastore, punto di riferimento e finalità
di tutta la vita di coppia.
Cristo dona lo
Spirito alla coppia il quale «rinnova incessantemente la sorgente della carità»
nella coppia». Caffarel non ha dubbi: «Una coppia unita è un capolavoro dello
Spirito Santo».
E l’unità dei due
si incammina verso l’unione di tutti nel Padre. Scrive Caffarel: «Tutta la vita
della famiglia, tutta la sua religiosità, sarà orientata verso il Padre. “Per
mezzo di lui [di Cristo] infatti possiamo presentarci, gli uni gli altri, al
Padre in un solo Spirito” (Ef 2,18)».