È innegabile che, nell’immaginario
comune, una cena a due sia accompagnata da luce soffusa, piccole candele
profumate che con i loro delicati giochi di luci e ombre, creano un’atmosfera
intima, un piccolo e suggestivo universo che sembra galleggiare nell’aria come
una brillante bolla di sapone uscita a sorpresa da un gioco di bambini. Le
bolle di sapone però, si sa, dopo poco scoppiano, fragili come sono. Lo stesso
accade per quell’atmosfera? Certo, se dipende solo dalla luce di quelle candele
e dalla bella serata, dura solo poche ore, ma se, invece, quel piccolo universo
galleggiante riesce a trovare il suo equilibrio, le sue calamite e le sue
gravità, allora potrà librarsi fiero nell’aria, attraversato da tantissima
Luce.
Il clima di coppia è un po’ diverso
dalle previsioni meteo che cambiano di continuo, aggiornandosi così velocemente
che alle volte, in modo del tutto inaspettato, vedi raffigurata una nuvoletta
con la goccia della pioggia dove prima splendeva un bel sole. Il clima è
qualcosa di molto differente e la stessa etimologia del termine greco “klima”
ci viene in aiuto: inclinazione.
Inclinazione? Ebbene si, in
riferimento all’inclinazione di una regione della sfera terrestre rispetto
all’equatore e ai poli. Il clima della nostra coppia, allora, dipende da noi
due, poli del nostro rapporto e dalla distanza o vicinanza da quella che ci
siamo scelti come la linea dell’equatore. Dal nostro centro. Dio è il nostro
equatore e quanto più siamo vicini a Lui pur essendo due poli diversi, tanto
più il nostro clima di coppia sarà bello e temperato, in equilibrio su quella
linea che non tradisce. Ma, domandiamoci, quante volte ci scegliamo equatori
diversi? E quante volte assumiamo posizioni estreme proprio come due poli
opposti? Probabilmente tante volte. Addirittura troppe!
L’atmosfera complice di una serata
romantica non deve restare un caso isolato, l’unica piazzola di sosta libera su
un’autostrada in cui sfrecciamo ad alta velocità. Nella coppia dobbiamo essere
capaci, nonostante le diversità, le sedie scomode, i tovaglioli spaiati, i
bicchieri con gli aloni di calcare e le candele quasi consumate, di mantenere
sempre quel clima favorevole, altrimenti rischiamo di vivere in inverni perenni
con brevi sprazzi di primavera. Ma l’estate, probabilmente, non la conosceremo
mai. È Dio la nostra estate, le giornate lunghe e il sole che splende, è Lui la
calamita che ha attratto i nostri due poli e la sua gravità ci tiene uniti. Le
stagioni del nostro rapporto di coppia, il clima e l’atmosfera sono il frutto
di questi equilibri. Nulla è un caso e nulla può essere lasciato al caso. Anche
dopo lunghi anni di matrimonio, soprattutto dopo tanti anni insieme, quando si
può avere la sensazione di sentirsi “ormai
arrivati”, di “averle viste tutte”.
Non è così, ogni giorno non esisterebbero nuovi giorni se così fosse. Dio ogni giorno scommette di nuovo e sempre su
di noi e questo non possiamo dimenticarlo.
MEDITIAMO IN SOLITUDINE
-Qual è il clima che io avverto nella
nostra coppia?
-Quale l’atmosfera che desidererei ci
fosse?
-Come contribuisco a creare il giusto
clima?
-Come mi immagino l’atmosfera di una
serata insieme?
-Siamo due poli attratti dallo stesso
Equatore?
-Dio è il centro della nostra coppia?
RIFLETTIAMO INSIEME: I POLI AL CENTRO
Spieghiamo al/alla nostro/a partner
ciò su cui abbiamo meditato da soli. È importante riuscire a comunicare
all’altro/a il frutto della nostra riflessione personale a cuore aperto, senza
filtrare e senza temere giudizi. Dopo questo momento di condivisione poniamoci
insieme alcune semplici domande:
-Quale clima ci impegniamo a creare o
mantenere nella nostra coppia?
-Quale atmosfera desidereremmo per
noi?
-A quale distanza siamo dal nostro
Equatore?
-In cosa avvertiamo la presenza di Dio
nel nostro rapporto di coppia?
IMPEGNO
Ci impegniamo a creare un’atmosfera
accogliente e gradita al nostro partner come punto di partenza per un nuovo
equilibrio o come conferma della nostra giusta direzione.
PREGHIAMO INSIEME a San Giovanni Paolo
II
La
fedeltà dei coniugi si pone come su solida roccia
su
cui poggia la fiducia dei figli.
Maria
e Giuseppe insegnano con la loro vita
che
il Matrimonio è un’alleanza tra l’uomo e la donna,
alleanza
che impegna alla reciproca fedeltà
e
poggia sul comune affidamento a Dio.
Alleanza
così nobile, profonda e definitiva
da
costituire per i credenti il sacramento
dell’amore
di Cristo e della Chiesa.
Quando
genitori e figli respirano insieme questo
clima
di fede, essi dispongono di un’energia
che
permette loro di affrontare prove anche difficili
come
mostra l’esperienza della Sacra Famiglia.
Maria Marzolla
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