In occasione della festa degli innamorati, vorrei condividere con voi un estratto da un piccolo libro che ho avuto l'onore di accompagnare come editor. Il testo è di due amici: Tommaso e Giulia Lodi e si intitola: 
Il cielo nel tuo corpo. Teologia del corpo di lui e del corpo di lei.
Si tratta di un'opera veramente scrupolosa nel presentare gli effetti della teologia del corpo di Giovanni Paolo II nel vissuto concreto dell'uomo, della donna e del loro "noi".
Se hai fatto l’esperienza di innamorarti e di essere ricambiato lo sai bene, l’amore è una realtà che eleva e trasfigura la nostra umanità ed è sempre collegata ad un incontro personale, perché non ci si innamora mai in astratto, ma sempre di un volto insostituibile che rende la vita unica. Ci accade qualcosa di straordinario: un’altra persona prende dimora nel nostro cuore senza che possiamo farci nulla. A lui piacevano le ragazze bionde, ma questa ragazza dai capelli mori, inspiegabilmente è entrata nel suo cuore, a lei piacevano i ragazzi ribelli, un po’ dandy, ma questo ragazzo serio e posato inaspettatamente non esce più dal cerchio delle sue attenzioni. Per dirla con le parole di Jovanotti è «l’inizio di una nuova era». È quasi un «fermo immagine del mondo» perché tutto ciò che prima contava, d’improvviso appare sfuocato rispetto a quella persona. Uno vorrebbe pensare ad altro, studiare, fare sport, ma il pensiero dell’altro è sempre presente.


Il cielo nel tuo corpo

Il cielo nel tuo corpo

Tommaso Lodi, Giulia Cavicchi

È una straordinaria e fondamentale esperienza di decentramento. Se prima ci sentivamo al centro del mondo e tutto era gestito in funzione dei nostri bisogni e delle nostre voglie, improvvisamente ci troviamo a mettere davanti un’altra persona, ci interessiamo a lei, siamo pronti a tutto pur di godere della sua presenza e di renderla felice. Allo stesso tempo è una esperienza di riconoscimento. Scoprire che qualcuno guarda a noi con uno sguardo di elezione, che per lui o lei siamo unici al mondo, ci consente di riconoscere il nostro inestimabile valore, la nostra preziosità. Ci si rivela così la nostra identità: siamo un «dono», un dono esclusivo per la persona che amiamo. L’amore svela così la nostra identità e allo stesso tempo rivela anche il nostro destino. L’esperienza dell’amore infatti manifesta la chiamata ad esistere l’uno per l’altro, a condividere insieme la vita. Allo stesso tempo è anche esperienza di infinito, assaggio di eternità, perché entrambi sogniamo che il nostro amore sia per sempre, che non abbia mai fine. Così è l’Amore. L’amore crea, l’amore attrae, l’amore chiama e ci fa sentire il desiderio di essere una cosa sola. Non si tratta solo di una visione romantica, si tratta piuttosto di cogliere in questa esperienza le tracce nitide e reali del mistero di Dio.



Robert Cheaib
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