Un uomo che sa di cosa parla quando parla di soffrire, Viktor Emil Frankl, scrisse una volta: «L’uomo che soffre, matura se stesso, matura di fronte alla verità. La sofferenza possiede non solo una dignità etica; essa ha una rilevanza metafisica, perché rende l’uomo perspicace e il mondo trasparente. L’essere diviene trasparente nel profondo di una dimensional…
Continua la lettura...Studiando Viktor Emil Frankl, ho letto una frase che mi è rimasta impressa: “ il passato è eterno ”. Ma non ne ho capito veramente la portata tranne quando una persona, sentendomela ripetere nel corso di una lezione, mi ha confidato a distanza di qualche giorno: mi torna continuamente in mente e penso quanto sia vera. «Il passato è eterno» può avere tanti …
Continua la lettura...Avendo studiato a fondo la teoria e la vita di Viktor Frankl, sono un grande convinto della forza di resistenza dello spirito umano, della capacità dell’uomo di trasformare i propri ostacoli in trampolini di lancio. Ma per trasformare le difficoltà in occasioni, abbiamo bisogno di una spinta, di uno slancio interno – che come cristiano chiamo “grazia” – e di u…
Continua la lettura...In occasione dell'uscita del volume Alla presenza di Dio. Per una spiritualità incarnata , pubblichiamo questo dialogo tra Stefania Vertemati e l'autore Robert Cheaib. * Stefania Vertemati: Come è maturata in te l’idea di scrivere “Alla presenza di Dio”? Robert Cheaib: Faccio una premessa biografica: fino a non molto tempo fa, mi ritenevo con …
Continua la lettura...Cinque sfumature che fanno la differenza in vacanza (6/6) [ La parte precedente è qui ] È troppo poco amare la propria vita solo durante le vacanze. Ci sono almeno due motivi: a) chi vive di sola vacanza senza un bel nulla da fare, spesso è una persona "vacua", annoiata e triste che scappa da questo vuoto tuffandosi nelle di esperienz…
Continua la lettura...Cinque sfumature che fanno la differenza in vacanza (5/6) [ La parte precedente è qui ] La vita di ogni giorno impone su di noi un fardello che non sempre ci scegliamo. Sarebbe troppo bello decidere il proprio “destino”. Non è così. Un proverbio arabo dice: “I venti non soffiano secondo gli auspici delle navi”. Ci sono limiti che la vita com-porta e …
Continua la lettura...La gioia non è una cosa arbitraria, è un'arte. Alcuni accorgimenti appianano la strada di questo stato d'animo, stile di vita e modo d'essere che è il desiderio profondo di tutti. Ecco alcune dritte! Buona preghiera. (clicca sul video per ascoltare) Robert Cheaib
Continua la lettura...#Iononsonocharlie sono per un mondo dove si rispetta l’altro nei suoi sentimenti intimi sono per un mondo dove non vieni ucciso per quello che pensi sono per un mondo dove la satira è su se stessi per diventare uomini migliori sono per un mondo dove gli dèi non sono l’incarnazione dei nostri istinti più infimi sono per una libertà che è fraternità …
Continua la lettura...Caro prof. Veronesi, Come tanti, ho letto l’articolo sul suo nuovo libro, dove fa l’affermazione che «il cancro, come Auschwitz, è diventato la prova della non esistenza di Dio» e dove dichiara che «non può pensare che un angelo custode guidi la sua mano quando incide e inizia l’operazione». Ho letto e, per un primo momento, sono andato oltre. Mi ha fatto …
Continua la lettura...«Non si può dire che il vero amore rende ciechi: questo varrebbe semmai dell’infatuazione. Il vero amore piuttosto rende la persona, non solo capace di vedere, ma di essere chiaroveggente, persino profetica, perché vedere i possibili valori dell’essere amato, significa vedere le pure e semplici possibilità, quanto non è ancora realtà, il non-ancora realizzato, m…
Continua la lettura...«La propria morte, la si muore soltanto, ma con la morte degli altri bisogna vivere». Le parole del poeta tedesco Mascha Kaléko acquisiscono una gravità maggiore se le si pensa riguardo alla morte di un figlio. È al quanto “contro natura” sopravvivere al frutto del proprio grembo. È la condizione paradossale di «genitori rimasti orfani», come ne esprime eloquen…
Continua la lettura...La testimonianza eroica di Viktor Emil Frankl Robert Cheaib Per la durata di 3 anni, Viktor Emil Frankl sopravisse a quattro lager (Theresienstadt, Auschwitz, Kaufering III e Türkheim). Parlando della sua esperienza «all’ombra di una camera a gas» dove era ridotto a un numero di matricola (119.104), Frankl, testimonia la fondatezza esistenziale della sua c…
Continua la lettura...Un viaggio teologico-biografico tra psicologia, filosofia e mistica Laura Dalfollo La teologia fondamentale tesa all’incontro con l’uomo contemporaneo non indica una riflessione dimentica di una storia di grandi nomi. Coloro che ci hanno preceduto permettono oggi di essere protagonisti di un dialogo in cui Dio è espresso con la passione e la for…
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