L’umanità può vivere - dice Dostoevskij - senza la scienza, può vivere senza pane, ma soltanto senza la bellezza non potrebbe più vivere, perché non ci sarebbe più nulla da fare al mondo. Tutto il segreto è qui, tutta la storia è qui... Ma qual è la bellezza che salva il mondo? Esploriamolo insieme con questa riflessione (clicca sotto per il video). …
Continua la lettura...Meno conosciuto dal pubblico del maestro e amico Bernardo di Chiaravalle, Guglielmo di Saint-Thierry non era però meno profondo e coinvolgente. Autore di varie opere di grande spessore teologico e mistico, tra cui un famoso commento al Cantico dei Cantici, Guglielmo (ca. 1070-1148) fu abate benedettino di Saint-Thierry e poi, dal 1135, semplice monaco cister…
Continua la lettura...Nessuno ha potuto strappare la vita di Gesù, perché egli l’aveva già deposta. Gesù ha dato senso a quello che ha vissuto e patito esorcizzando il male e la morte con l’amore fino alla fine. La vita «deposta» con le vesti e il dono del corpo e del sangue hanno annientato la volontà di male contro Gesù. Gli uomini, di fatto, non sono più colpevoli, perché è Ge…
Continua la lettura...Studies serve for delight, for ornament, and for ability. Their chief use for delight is in privateness and retiring; for ornament, is in discourse; and for ability, is in the judgment and disposition of business. For expert men can execute, and perhaps judge of particulars, one by one; but the general counsels, and the plots and marshalling of affairs, come b…
Continua la lettura...Cosa fa di un testo letterario un testo religioso? – Qualcuno potrebbe dare la risposta scontata dell’ argomento . Ma Karl Rahner, teologo acuto di grande e discernimento e sensibilità, non era il tipo di uomo che rispondeva con i clichés e la banale apparente evidenza. Per lui, un testo letterario è “religioso” nella misura duplice in cui riporta l’uomo a …
Continua la lettura...Dall'Osservatore Romano del 18/07/2014 Postumo: Il numero in uscita della Civiltà Cattolica contiene un ampio saggio postumo di Ferdinando Castelli dedicato alle «Immagini del Paradiso nella letteratura moderna». Ne anticipiamo alcuni stralci. * * * di Ferdinando Castelli Alcuni scrittori, soprattutto i poeti, hanno tentato di fissare in im…
Continua la lettura...La Bibbia non è solo l’auspicabile anima della teologia, ma è stata ed è effettivamente «il grande codice della cultura occidentale» (come affermò forse per primo il poeta e pittore inglese William Blake). La centralità della Bibbia e il suo influsso non si limita alle citazioni bibliche, a quello che Raffaele Maiolini chiama “cosmesi biblica” del nostro gergo…
Continua la lettura...Robert Cheaib «Il Verbo si è fatto carne, e i giornalisti di quel tempo non ne hanno saputo nulla! Eppure la loro esperienza di ogni giorno li avverte che ci vuole il diavolo per riconoscere le vere grandezze, anche umane, il genio, l’eroismo, l’amore stesso: il loro povero amore! Talché, novantanove volte su cento, vanno a portare i loro fiori di retorica a…
Continua la lettura...I letterati e il Nazareno Robert Cheaib «Sei ancora splendidamente moderno, Gesù di Nazareth, e temo che continuerai a esserlo, finché l’umanità non avrà trovato il modo di raggiungere la fine dei tempi». A fare questa confessione, non è un chierico, neppure un teologo, non è neanche un credente “normale”, a dire il vero, non è proprio un credente o, almeno,…
Continua la lettura...Quattro racconti di Anton Čechov Robert Cheaib Anton Čechov è uno dei maestri del racconto breve che ha fiorito dalla metà dell’ottocento. La contingenza economica lo aveva costretto a perfezionare l’arte del racconto breve. Egli era, infatti, tra quelli scrittori che pubblicavano novelle brevi, su quotidiani e riviste, per offrire al pubblico storie fru…
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