L'angelo è colui che guarda all'uomo e guarda a Dio. È quanto possiamo dedurre dalla prima lettura e dal vangelo di oggi. Lo sguardo è l'espressione più delicata dell'ascolto. L'angelo custode accoglie il gemito dell'uomo e lo porta al Signore. E contempla il volto del Signore e ne sussurra la dolcezza e la bellezza nel cuore dell'uo…
Continua la lettura...In pochi versetti il vangelo ci mostra due atteggiamenti dei discepoli che sono in netto contrasto con lo stile di Gesù. Il primo è quella specie di concorso per vedere chi fosse più grande. Mentre Gesù, da grande che era, si è fatto piccolo. Il secondo è il copyright della grazia di Dio che vorrebbe distinguere tra chi ha diritto ad essere dalla parte di Crist…
Continua la lettura...Sembra che il Signore ci voglia a pezzi nel suo regno: taglia di qua, getta di là. Ma a ben vedere, quello che la Parola ci dice, se andiamo oltre il senso letterale, è proprio l'opposto. Il Signore ci sta chiamando all'integrità, a superare la doppiezza e la frammentazione. Ci chiama a essere unificati. Pavel Evdokimov chiamerebbe ciò «castità ontologi…
Continua la lettura...Gli angeli sono inutili, perché tra noi e Cristo non servono mediazioni. Eppure Dio rende altri esseri partecipi della sua grazia. Ciò vale per loro, vale per i santi e vale per noi... un piccolo video 📹 commento al vangelo della festa dei santi arcangeli #pregolaParola (Gv 1,47-51) Gesù intanto, visto Natanaele che gli veniva incontro, disse di lui: «Ec…
Continua la lettura...Non c'è niente di nuovo sotto il sole, ci dice il Qohelet. E in qualche modo, non c'è grande novità nel pensiero dell'essere umano. Pensiamo per analogia, per similitudini e così, quando la gente pensa a Gesù, lo pensa simile a cose e realtà che ha già visto. Ma «niente - come afferma felicemente Botho Strauß - è improbabile [e imprevedibile] quanto…
Continua la lettura...«Non prendete nulla per il viaggio...». Pazzia totale? Un consiglio da sprovveduto? No, un invito a sperimentare la provvidenza. E quante volte ci priviamo di quest'esperienza, proprio perché programmiamo è calcoliamo troppo. Posso solo dire che i tornanti più fecondi della mia vita sono stati quelli in cui la provvidenza mi ha lasciato senza scelta tranne …
Continua la lettura...Il cancro non è un dono, ma una disgrazia. La Croce stessa è una disgrazia... Dio non ha voluto il male della croce e del dolore, ma ha voluto noi. La Bibbia non dice "Dio ha tanto amato la croce", ma "Dio ha tanto amato gli uomini". Perché? Perché la croce è l'espressione storica del rifiuto, della chiusura dell'uomo e Dio non può vo…
Continua la lettura...Un papà mi riportò la domanda del figlio che gli chiese: «papà, perché il Signore ha scelto di nascere proprio da Maria?». Davanti a certe cose dobbiamo fermarci in umile e rispettoso silenzio perché, come ci ricorda Paolo, «chi mai ha conosciuto il pensiero del Signore? O chi mai è stato suo consigliere?». Ma una cosa la possiamo dire e sapere: La grazia del S…
Continua la lettura...La banale ideologia, pacificamente accetta ai nostri giorni, che la fede è un fatto privato, non è minimamente condivisa da Gesù. Se ricevi il bene, non lo devi tenere per te stesso. La luce ce l'hai davvero se sei disposto a lasciarla irradiare e quindi se sei disposto a permetterle di raggiungere gli altri. Per l'ideologia del rispetto degli altri, co…
Continua la lettura...La fede e la ragione sono incompatibili? Ha ragione la UAAR (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti) nell'attribuire a Galileo la frase "Preferisco ragionare anziché credere. Per questo sono ateo"? Ecco una risposta al volo in 4 punti, anzi, 5 #rispostalvolo #ateismo #uaar #galileo #fidesetratio #BriciolediTeologia Alla fine della vi…
Continua la lettura...La seguente storia è tratta dal libro Guarire con le parabole. Dinamiche della vita spirituale Un ateo, terribilmente polemico, arrivò un giorno nel pacifico eremo del monaco Teoforo. «Ti dimostrerò che Dio non esiste. Voglio dibattere con te in pubblico, davanti a tutti! Voglio che la gente capisca, una volta per tutte, che Dio non esiste!», così inter…
Continua la lettura...Che grande contrasto tra il Messia che vuole donarsi e i discepoli che vogliono usare la sequela del Messia per prendersi i primi posti. La loro tentazione non è lontana da noi. Quante volte facciamo della fede una questione di successo personale, di affermazione di sé. Per questo motivo, il passo di oggi ci interpella e ci interroga: cos'è per te il vangel…
Continua la lettura...Il mondo digitale contemporaneo si divide grossomodo in tre categorie: - I tardivi digitali, una razza di persone che vivevano tranquillamente prima dell’arrivo del digitale, il cui arrivo non li ha visti particolarmente coinvolti o interessati ed i quali si sentono ora – chi più, chi meno – alieni rispetto a questo mondo pauroso e spaventoso. Infatti, alla…
Continua la lettura...Oggi si è aperta la fase diocesana della causa di beatificazione e canonizzazione di Chiara Corbella Petrillo Non so voi, ma tra i miei amici cristiani ma non cattolici, ogni volta che si parla di santi, beati, intercessione, ecc. inizia una diatriba (del tipo "voi cattolici adorate esseri umani assieme a Dio", "voi cattolici non rispettate l…
Continua la lettura...Ogni chiamata è accompagnata da una sua particolare fecondità. La chiamata di Matteo, peccatore e pubblicano diventa l'occasione dell'incontro di Gesù con una fascia di pubblicani e di peccatori che probabilmente non avrebbe incontrato in altri contesti. Le ferite di Matteo diventano occasione di salvezza. Le sue mancanze diventano canali di grazia. Og…
Continua la lettura...Mi sono chiesto leggendo questo vangelo: in quale personaggio mi riconosco di più? Più che in uno dei personaggi, ho riconosciuto due personaggi in me. Simone, il giudice severo, e la peccatrice desiderosa d'amore. Il giudice guarda alla mia povertà e mi disprezza, mi sussurra nel cuore: «Cristo non può amare la tua povertà. Lui che ti conosce fino in fondo…
Continua la lettura...Un autore motivazionale americano parla di una specie di malattia che inibisce lo sviluppo e il progresso personale e la chiama con un nome simpatico: «excusites», che possiamo tradurre come «scusite». Questa malattia consiste nell'accampare scuse per tirare avanti ignorando la verità dei fatti e trascurando i veri cambiamenti che la vita richiede. La scusi…
Continua la lettura...il 19 settembre 2010, papa Benedetto XVI fa uno strappo alla regola da cui istituita e presiede lui la beatificazione di John Henry Newman. Ratzinger considera Newman il più grande personalista dopo sant'Agostino... In queste 👉" Briciole di Sapienza " 👈 abbiamo un assaggio della saggezza ordinaria di Newman, pochi consigli, straordinariamente …
Continua la lettura...Il figlio di questa povera vedova era la sua ultima speranza sociale. Probabilmente avanzata negli anni e povera, il figlio per lei era la sua possibilità di una vita dignitosa e, essendo mamma, il figlio era semplicemente la sua vita. La morte di quel figlio somiglia molto a quelle situazioni in cui ti trovi con l'ultima speranza morente o già morta e ini…
Continua la lettura...Mi chiedeva Federico, un amico che segue il canale YouTube, se faccio dibattiti con scienziati, non credenti o atei... ecco una #rispostalvolo Scusate la qualità dell'audio, la voce da oltretomba e la faccia assonnata... ero reduce di un piccolo tour di 5 giorni e ho registrato all'alba cercando di non svegliare chi stava dormendo nelle stanze accanto :…
Continua la lettura...La nostra stagione ecclesiale si distingue generalmente per un particolare ottimismo antropologico, ovvero in una certa fiducia riposta nell'uomo e nel suo potenziale. Questo atteggiamento ha i suoi lati positivi, perché in altre epoche lo sguardo sull'uomo era fin troppo pessimista. Ma dobbiamo stare attenti a non passare da un eccesso a un altro. Piut…
Continua la lettura...Un problema annoso nella vita ecclesiale è la fuga dei bambini e, perché no, la noia dei piccolissimi. Mons. Giovanni d'Ercole mi rivolse questa domanda: Come invogliare i bambini e i giovani a vivere la liturgia quale prima forma di evangelizzazione. Specie la messa? Ho risposto in questa conferenza tenuta presso la Diocesi di Ascoli Piceno il 13 settembr…
Continua la lettura...Accanto al Crocifisso c'era lei. E accanto a ogni crocifisso e sofferente c'è Maria. È un comando che ha ricevuto dal Figlio, in un momento in cui non poteva rifiutargli nulla. Maria è vicina nelle nostre croci affinché il dolore non ci faccia diventare arcigni e sterili, ma manifesti la nostra bellezza e ci renda fecondi com'è avvenuto con lei. Sì,…
Continua la lettura...«Il mio amore per te non è stato una barzelletta». Mi fecero venire i brividi queste parole di Gesù a Sant'Angela da Foligno quando le lessi per la prima volta. Eppure parlano di una cosa che conosco bene. Una cosa che abbiamo sempre sotto gli occhi come cristiani, appesa a un muro oppure al collo. È sotto gli occhi ma quei occhi si abituano e non mandano p…
Continua la lettura...Se vi dicessi che a Gesù piaceva molto il sushi ed era patito di prodotti Apple, mi credereste? Ecco in un modo molto banale la spiegazione dell'ultimo criterio che consideriamo nel corso #briciolediTeologia . Il criterio in questione esamina la continuità che c'è tra un personaggio/evento e la sua epoca. Applicando questo criterio ai racconti evangelici …
Continua la lettura...Da dove viene la forza che esce da Gesù e che opera guarigioni e salvezza? Viene dal Padre. Sì, anche il Figlio eterno riceve tutto dal Padre. E la pericope del vangelo di oggi è ben delimitata perché inizia con la fonte storica di questa forza, ovvero con Gesù che prega intensamente. Se lui, l'eterno Figlio attinge la sua forza da questo incontro, da quest…
Continua la lettura...«... e disse all'uomo che aveva la mano paralizzata: “Àlzati e mettiti qui in mezzo!” ». Lo mette in mezzo a loro perché è uno di loro, ma anche perché è simbolo di loro. Loro sono con la mano paralizzata che non si stende per aiutare un bisognoso, giustificandosi con l'alibi del sabato. Mette l'uomo in mezzo e spiega così che la vera religione non …
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