«Sei tu colui che deve venire?» (Mt 11,3). Questa domanda viva ai tempi di Gesù non si è affievolita lungo la storia. La suggestione ripresa nel testo di Marcello Bordoni, Gesù di Nazaret. Presenza, memoria, attesa , resta attuale 30 anni dopo l’uscita del testo che giunge alla sua ottava edizione. La domanda mette alla prova la validità di un discorso cristo…
Continua la lettura...I sacramenti, secondo Ilarion Alfeev, metropolita di Volokolamsk e presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, sono un’azione sacra in cui il fedele riceve la grazia dello Spirito Santo. Oltre a questo volto pneumatologico, i sacramenti hanno un radicamento eucaristico. Scrive Alfeev: «La maggior parte dei sacramenti ha un…
Continua la lettura...Viaggiando praticamente ogni settimana e a volte più volte in una settimana per incontri e conferenze, con il tempo ho imparato a essere minimale per quanto riguarda il bagaglio. Nulla di trascendentale o di troppo santo o ascetico nella mia scelta. Semplicemente ho capito che devo discernere tra ciò che mi serve realmente nel viaggio e ciò che sarà soltanto un…
Continua la lettura...«Alla radice di tutto sta l’atto col quale accetto me stesso, acconsento ad essere quel che sono, avere le qualità che ho, stare nei limiti tracciati. Ciò non significa rinuncia alla tensione verso l’altro», così scriveva Romano Guardini nel suo accettare se stessi . E forse questa citazione esprime la lunghezza d’onda del lavoro dello psicologo Claudio Risé n…
Continua la lettura...Il sanctus, chiamato anche ἐπινίκιος ὕμνος (inno della vittoria) è uno dei canti fondamentali della liturgia eucaristica, precedente le parole della consacrazione. Sanctus, Sanctus, Sanctus Dominus Deus Sabaoth. Pleni sunt caeli et terra gloria tua. Hosanna in excelsis. Benedictus qui venit in nomine Domini. Hosanna in excelsis. Ispirato a una visione d…
Continua la lettura...L'espressione di quel commensale di Gesù - «Beato chi prenderà cibo nel regno di Dio!» - non è diversa da alcune nostre espressioni consuete: «Ma lui ha potuto fare queste opere perché era santo», oppure: «Lei è stata fortunata perché chiamata e amata in modo particolare dal Signore». Sono espressioni simili perché hanno in comune un'idea molto antropom…
Continua la lettura...In alcune comunità monastiche in Libano, non ci si saluta con i consueti buongiorno e buonasera ma con l'espressione «Gloria a Dio», a ricordare che ogni gesto, ogni incontro e ogni cosa che si fa si debba fare a gloria di Dio. Forse questa prassi potrebbe aiutarci a capire e a mettere in pratica questo vangelo. Perché sappiamo bene che come esseri umani gr…
Continua la lettura...Nel mettere i due comandamenti dell'amore di Dio e dell'amore del prossimo insieme, Gesù non ci rende la vita più difficile, ma ci libera dalla necessità di avere la palla di vetro per indovinare come mostrare a Dio il nostro amore nel quotidiano. Il prossimo è il volto più vicino in cui si rispecchia Dio e attende il mio amore. D'altro canto, l'…
Continua la lettura...Ogni essere umano è chiamato e il cristiano, chiamato al/nel battesimo acquisisce un volto ancora più unico e preciso, il volto di essere chiamato in Cristo. Per cui è scorretto parlare di persone che hanno vocazione e altre che non hanno vocazione. Dai qui l’importanza della distinzione che il vescovo Paolo Martinelli sviluppa basandosi su una sottolineatura…
Continua la lettura...Nessuno può dissetarsi con la propria saliva. Similmente nessuno dona a se stesso il riconoscimento umano di cui ha bisogno. Abbiamo bisogno di ricevere il riconoscimento di un'alterità. Per questo, cercare i primi posti è come fare un buco nell'acqua. Se non ci viene donato da un altro, se non ci viene riconosciuto dall'Altro, è vano. E poi, mentre…
Continua la lettura...Nell’arena dell’esistenza, la sofferenza non è una problema, ma una realtà. Tanto che la sofferenza è considerata «la rocca dell’ateismo» (così Goerg Büchner). «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato», sulla scia di J. Moltmann, Gisbert Greshake – nel suo libro Perché l’amore di Dio ci lascia soffrire – sostiene che chi segue Gesù non può esimersi dall…
Continua la lettura...«La natura è più docile ai nostri desideri migliori, e solo noi conosciamo i segreti dei nostri cuori», così scriveva il poeta Louis-Xavier de Ricard esprimendo, senza saperlo, una convinzione di tanti santi, convinzione che santa Teresina di Gesù bambino esprime così: «Dio non mette nel cuore desideri grandi se non vuole realizzarli». Da qui la centralità dell…
Continua la lettura...Quando avevo 22 anni, e mentre ero attanagliato da dubbi di Fede, lessi una illuminante immagine di padre Henri de Lubac: «Attraverso la più spessa muraglia di una prigione buia e sotterranea, la più piccola fenditura è sufficiente per attestare il sole. Così è in questo mondo opaco e pesante, un incontro furtivo con un santo è sufficiente per attestare Dio». …
Continua la lettura...La fede non è questione di curiosità. Eppure la curiosità è una grossa tentazione. Se percorriamo il vangelo troviamo varie domande rivolte a Gesù così, giusto per sapere. La samaritana che pone domande di curiosità sulla «geografia» dell'adorazione, Pietro che è curioso del destino del discepolo amato, e l'amico anonimo di questo vangelo che è interess…
Continua la lettura...La ripubblicazione di un testo praticamente senza sostanziali modifiche dopo 35 anni costituisce una testimonianza della validità della ricerca effettuata dal suo autore, così si può dire dell'imponente saggio di Andrea Milano, Persona in teologia. Alle origini del significato di personanel cristianesimo antico , edito nella collana “Reprint” delle EDB. …
Continua la lettura...Quando Gesù parla del Regno, lo paragona a una cosa minuscola, non parla di cose enormi. Così possiamo dire che, declinandolo in chiave di tempio, il Regno è più simile al secondo piuttosto che al decennio. L'attenzione al secondo che passa da la differenza nella nostra vita. Usando bene di questo tempo e aprendomi con generosa disponibilità al Signore, fa …
Continua la lettura...Fino a che punto gli sposi sono chiamati alla mistica? E sono chiamati ad essa come persone singole o nel loro noi coniugale? In che modo la categoria di “mistica” può essere applicata all’esperienza intima degli sposi cristiani? La tradizione cristiana si è abbondantemente occupata di mistica, ma tale esperienza è stata sovente – se non esclusivamente – de…
Continua la lettura...La donna ricurva è simbolo di ogni persona che gli accessori della vita religiosa, accessori accumulati nel tempo dagli inaspritori di professione, l'hanno resa piegata e piagata, incapace di alzare i suoi occhi verso il Signore. Gesù libera questa persona e i primi a lamentarsi sono i paladini delle regole. Quel guardiano del sabato non osa rivolgere la pa…
Continua la lettura...Mi sorprende sempre in questo vangelo la richiesta che Gesù rivolge al cieco: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». Mi sorprende per due motivi: il primo perché Gesù non va per deduzioni con le persone, ma per ascolto, permettendo al suo interlocutore di rivelare il proprio cuore e di manifestare quello che ha nell'animo; il secondo motivo è la lezione sul…
Continua la lettura...Il Signore parla negli eventi della storia, ma non bisogna essere ingenui e vedere negli eventi dei messaggi immediati. La storia è complessa e Gesù invita ad avere un'umiltà che si metta in ascolto, una pazienza per stare al passo con il Signore e un'apertura di cuore per essere illuminati da lui nel leggere gli eventi della vita. C'è una sola via…
Continua la lettura...Proseguiamo il nostro cammino sui dati storici certi su Gesù. Dopo i tre della puntata precedente (che trovate qui: https://www.youtube.com/watch?v=lO8qbwax1e8) Guardiamo ad altri 4 dati. Anche in questa puntata mi sono ispirato al libro usato nei punti precedenti: https://amzn.to/2yHmD3v Mentre la lista di tutte le lezioni di #cristologiainbriciole f…
Continua la lettura...«Dio è morto […]. Egli ci parlava, ma adesso tace, e noi non tocchiamo che il suo cadavere», diceva Sartre. L'esperienza del silenzio di Dio nella storia, nelle nostre sofferenze, in quei momenti quando desideriamo una parola, solo una, sono esperienze che anche il credente vive. Ma Dio parla anche quando tace, ci insegnano i mistici. Questo testo, Oltre la…
Continua la lettura...La tolleranza è la virtù di chi non ha nulla in cui credere e niente da amare. Non lo dico come manifesto di intolleranza, ma come invito a riflettere su uno pseudo concordismo che vorrebbe fare tutti contenti dicendo che tutti hanno ragione, che tutto e il contrario di tutto va bene, e che tutte le cose sono belle. A questa ipocrisia Gesù non ci sta e per ques…
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